Re di Francia. Figlio di Carlo, duca di Orléans, capo del ramo
collaterale dei Valois-Orléans, cugino di Carlo VIII, del quale
sposò la sorella Giovanna. Dopo aver combattuto contro il cugino fu da
questi, a pacificazione avvenuta, nominato governatore della Normandia.
Accompagnò Carlo VIII (1494) nella sua spedizione in Italia; gli
succedette al trono nel 1498 e, fatto annullare il primo matrimonio, ne
sposò la vedova, Anna di Bretagna, chiedendo il consenso del papa,
Alessandro VI, cui concesse in cambio, per Cesare Borgia, il ducato di
Valentinois. Continuò l'opera già intrapresa da Carlo VIII,
desideroso di conquistare il ducato di Milano, sul quale avanzava pretese come
discendente di Valentina Visconti e di Luigi d'Orléans, e nel 1500
l'occupò, costringendo alla fuga Ludovico Sforza. Si accordò con
Ferdinando II di Aragona, re di Spagna (trattato di Granada, 1500), per la
spartizione del Regno di Napoli, che non poté avvenire a causa del
sanguinoso conflitto (1502) scoppiato tra le truppe spagnole e quelle francesi
che dovettero ritirarsi a Gaeta e poi capitolare (1504).
L. XII
cercò allora di trattare con il re spagnolo (trattato di Blois, 1504), ma
egli stesso ruppe i patti nel 1505. Nel 1508 si unì alla lega di Cambrai
e vinse i Veneziani ad Agnadello (1509) poi, combattuto dalla Lega Santa
promossa dal papa Giulio II, perdette tutte le terre conquistate in Italia
(1512); fu sconfitto da Enrico VIII d'Inghilterra nella battaglia di Guinegatte
(1513), e cercò più tardi un riavvicinamento con l'Inghilterra
sposando in terze nozze la sorella del re, Maria Tudor (1514). La sua politica,
non priva di errori diplomatici e di valutazione nella forza altrui, nocque a
lui stesso e giovò al suo rivale, Ferdinando II di Spagna. Compì
riforme sociali e giudiziarie di qualche importanza e amministrò
saggiamente il suo Paese (Blois 1462 - Parigi 1515).